Il Giardino
Il progetto fotografico Il Giardino esplora il confine sottile tra il paesaggio della Pianura Padana e il mondo interiore, fatto di emozioni, contemplazione e riflessione. Al centro di questa indagine si trova la relazione inscindibile tra ambiente esterno e spazio interiore: due dimensioni che si influenzano reciprocamente, fondendosi in un gioco continuo di rimandi e intuizioni.
La Pianura, con i suoi spazi ampi e indefiniti, si rivela un luogo che stimola l'introspezione. Le sue geometrie e gli elementi enigmatici che emergono nel paesaggio, dettagli decontestualizzati, ripetizioni silenziose, orizzonti senza confini netti. Tutti questi elementi creano un’atmosfera sospesa, dove il pensiero trova spazio per vagare e riflettere. Questo ambiente apparentemente semplice custodisce un’inquieta ricchezza di suggestioni, capace di evocare silenzi profondi e di rilassare lo sguardo e la mente. Le sue atmosfere, intrise di malinconia e decadenza, rivelano un fascino unico: una bellezza discreta che nasce dalla semplicità e dalla transitorietà. In questo contrasto tra fragilità e armonia si cela una porta verso uno sguardo contemplativo, che accoglie con naturalezza l’impermanenza.
La sezione fotografica in infrarosso aggiunge una dimensione archetipica al progetto, trasformando Il Giardino in un simbolo concreto di questa connessione tra l’esterno e l’interiorità. Le immagini di questa seconda parte sono state realizzate in un luogo che richiama un’atmosfera sacra: le rocce disposte in cerchio evocano una certa ritualità che sembra celebrare la bellezza effimera della natura. Qui, la transitorietà diventa non solo accettazione, ma anche celebrazione della vita e delle sue metamorfosi. Con Il Giardino, l'osservatore è invitato ad
esplorare la bellezza del presente e l’armonia che si cela nell’impermanenza.